La spazzolatura dei denti rappresenta l'elemento base per una buona igiene orale del proprio animale.
Difatti la mancata applicazione di questa pratica igienica rientra nell’eziologia delle numerose affezioni che colpiscono il cavo orale (quali gengiviti, periodontiti, alitosi). Proprio per questo la collaborazione del proprietario nell’effettuare tale operazione risulta essere molto importante per il medico veterinario e con la stesura di tale articolo si cerca di fornire il miglior metodo per poter effettuare la pulizia dei denti nel modo più semplice possibile per i proprietari e meno stressante per gli animali. Il primo consiglio da dare ai diversi proprietari è di non affidarsi ciecamente ai diversi prodotti in commercio che promettono di mantenere puliti i denti del proprio animale attraverso il loro masticamento (bastoncini, ossa di bufalo, etc.). Difatti tali prodotti non possono garantire gli stessi risultati di igiene che invece assicura una buona opera di spazzolatura; senza considerare poi che alcuni di essi possono costituire un aggravio sul peso forma dell'animale. Dunque risulta essere molto più utile abituare il proprio animale alla pulizia dentale sin da cucciolo in modo tale che una volta adulto, periodo in cui vi è un maggior accumulo di tartaro sui denti, possa mostrare un maggior spirito di collaborazione all'operazione di spazzolatura. Affinche l’animale si abitui ad accettare la manipolazione della bocca da parte del proprietario è bene iniziare introducendo la mano nella bocca dell’animale per poi incominciare a massaggiare con il dito i denti nell’atto di mimare l’azione dello spazzolino. Per rendere questa operazione il più piacevole possibile al vostro animale è importante lodarlo durante l’intera durata dell'opera. Nei primi periodi la durata dell’intera operazione di manipolazione della bocca non dovrebbe essere maggiore di 5 minuti almeno nelle prime 2-3 settimane, per poi passare gradualmente a sessioni di durata maggiore. Non appena l’animale si mostra infastidito è opportuno terminare la seduta con una nota positiva per poi riprovare l’operazione in un secondo tempo. Il passo successivo consiste nell’introduzione del dentifricio. E’ importante ricordare che nei propri animali non si devono mai utilizzare dentifrici per uso umano, dato che questi contengono fluoro ed agenti schiumogeni che possono essere causa di problemi gastrici una volta ingeriti. Quindi è opportuno l’utilizzo di appositi prodotti ad uso veterinario che, se anche ingeriti durante l’operazione di pulizia, non possono causare danni nei vostri animali. La funzione primaria dei dentifrici per uso veterinario non è tanto quella di pulire i denti, bensì di fungere da gustosa leccornia durante l’operazione di spazzolatura, di cruciale importanza nell’ambito dell’igiene orale. Per abituare l’animale all’aroma del dentifricio, è consigliabile spalmare un piccolo quantitativo del prodotto sul proprio dito per poi iniziare a passarlo sui denti del proprio animale dall’alto verso il basso, ricordandosi di massaggiare anche le gengive oltre che i denti e di gratificare continuamente l’animale. Poi si passa allo spazzolino da denti la cui azione meccanica rappresenta il principio fondamentale per ottenere una buona pulizia. Anche in questo caso vi sono in commercio prodotti specifici per uso veterinario, ma risulta sufficiente anche uno spazzolino per bambini a setole morbida, con il manico lungo e la testa piccola. Prima di introdurre lo spazzolino nella bocca dell’animale bisogna sempre inumidirlo per poi applicarvi sopra una striscia di dentifricio che dovrà essere spinta a fondo fra le setole. A questo punto, tenendo lo spazzolino come una penna, si inizia a passarlo unicamente sui canini effettuando un delicato movimento in senso verticale sino a che l’animale non abbia accettato lo spazzolino. Quando poi l’animale non si oppone più a questa operazione, si può iniziare a praticare un delicato movimento circolare ed a spostarsi lungo i denti dell’arcata superiore, dai canini a quelli più indietro, pulendo prima un lato e poi l’altro, ma evitando inizialmente i denti anteriori. Dal momento che il tartaro si accumula per la maggior parte sulla superficie esterna dei denti, è importante concentrarsi su questa zona. Si passa quindi ai denti dell’arcata inferiore, aumentando gradualmente il tempo e la pressione dedicati a ciascun dente. Anche in questo caso bisogna sempre ricordarsi di lodare l’animale ogni volta vi sia l’opportunità. L’ultima fase della pulizia riguarda la spazzolatura dei denti anteriori dell’animale. Nel cane, si deve appoggiare il dito medio sulla sommita del naso e l’indice fra le narici e la bocca, facendo attenzione a non interferire con la respirazione dell’animale, ed il pollice sul labbro inferiore. Ciò permette al proprietario il controllo della testa e delle labbra del cane e permette di eseguire la spazzolatura dei denti con un movimento verticale. Nei gatti, invece, si deve appoggiare delicatamente il palmo della mano sulla testa, afferrando la mascella con il pollice e l’indice per poi passare alla spazzolatura dei denti anteriori, compresi i canini. Ancora una volta è bene ricordare che i primi tentativi potrebbero risultare molto difficoltosi, data anche la scarsa collaborazione del proprio animale, ma con la giusta tenacia e pazienza si potranno ottenere ottimi risultati e contribuire attivamente alla cura del proprio animale.
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T.A.C. (5)
Dott. Miele Roberto
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